Zona arancione: cosa si può fare? Tutto sulle nuove restrizioni

Il Governo italiano per evitare la temuta terza ondata di contagi ha deciso di varare nuove restrizioni. Vietati gli spostamenti tra regioni anche tra quelle che vengono definite in zona gialla, mentre ci sono restrizioni ancora più stringenti per quanto riguarda le regioni in zona arancione. Stato di emergenza prorogato fino al 30 Aprile.

Nuove restrizioni e regioni in zona arancione

Nei prossimi giorni il Governo italiano presenterà il nuovo Dpcm che prevede misure ancora più stringenti per contrastare il contagio da coronavirus evitando così nuove problematiche e pressioni sul sistema sanitario. Mentre la campagna di vaccinazione va avanti a ritmo serrato, l’Esecutivo ha deciso anzitutto di abbassare la soglia dell’Rt per determinare il collocamento di una singola regione nelle tre fasce previste. Questo ha comportato che attualmente ci siano 5 regioni in zona arancione e le restanti in zona gialla. Le regioni in zona arancione al momento sono Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia ma da domenica prossima sono 9 le regioni e province autonome a rischiare l’arancione e tre addirittura il rosso. Quest’ultimo colore, con le misure più stringenti, potrebbe essere assegnato a Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia.

Inoltre il Consiglio dei Ministri sta valutando l’opportunità di rendere ancora più restrittiva la situazione ed in particolare sta valutando di prevedere uno scatto automatico in zona rossa per quei territori in cui, settimanalmente, si registra una incidenza superiore ai 250 contagi ogni 100.000 abitanti. Da sottolineare che durante i momenti più intensi della seconda ondata questo dato è arrivato a sfiorare le 400 unità in alcune zone mentre attualmente la media nazionale oscilla tra i 150 e i 170 casi settimanali per 100.000 abitanti.

Resta il coprifuoco

Sia per le regioni che sono in zona gialla e soprattutto per quella zona arancione, resiste il coprifuoco che scatta dalle ore 22 fino alle ore 5 del mattino seguente. Bisogna dunque tornare a casa entro le 22 indipendentemente dal fatto che si tratti di un giorno feriale oppure festivo. Ovviamente si può violare il coprifuoco ma soltanto per specifiche esigenze ed in particolare per lavoro, per motivi di salute oppure per emergenze acclarate. Fino al 15 gennaio, inoltre, sono vietati tutti gli spostamenti verso una regione oppure una provincia autonoma diversa dalla propria. Per questa restrizione, tuttavia, ci sono delle eccezioni riguardanti le esigenze lavorative, di salute oppure di necessità. Resta salvo il diritto di poter rientrare comunque presso la propria abitazione in qualsiasi momento.

Visite ad amici e parenti

Gli spostamenti nelle zone arancioni sono liberi ma soltanto all’interno del comune di residenza e dalle ore 5 alle ore 22. Questo significa che si potrà andare a trovare un parente oppure un amico. Inoltre per chi risiede in un comune in cui gli abitanti sono inferiori alle 5000 unità, è possibile anche spostarsi al di fuori dei confini comunali ed entro un raggio massimo di 30 km per salutare una persona cara. Tuttavia bisogna anche ricordare che c’è il divieto di spostarsi verso i capoluoghi di provincia per cui nel conteggio dei chilometri non rientrano questo genere di città. Ci sono ulteriori eccezioni che riguardano gli spostamenti in quanto il Governo ha fatto sapere che il coniuge oppure il partner può spostarsi per raggiungere l’altra persona ma soltanto se ha la residenza o il domicilio nel comune di destinazione oppure nel comune dove c’è l’immobile utilizzato dalla coppia. Altra casistica riguarda l’assistenza ai disabili che viene permessa anche tra Regioni differenti a patto che non sia possibile garantire al disabile il necessario sostegno per mezzo di altri soggetti. Per fornire assistenza si può spostare soltanto un parente adulto e senza minori a seguito. Sia per quanto riguarda le zone arancioni sia quelle gialle è possibile accompagnare a casa oppure presso infrastrutture, magari al supermercato o dal medico un familiare non convivente oppure un amico che non disponga di un mezzo privato e quindi non abbia possibilità di spostarsi in maniera autonoma. Questo è permesso anche in virtù dell’esigenza di riuscire a minimizzare quanto più possibile l’utilizzo di mezzi pubblici. Per questa situazione bisognerà essere in possesso di un’autocertificazione.


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