A partire dal 3 giugno sarà di nuovo possibile spostarsi fra le regioni e gli italiani si preparano a un’estate nostrana con una netta predominanza delle mete dentro i confini dell’Italia. Gli ultimi dati del bollettino della protezione civile mostrano un forte divario fra la Lombardia con 354 nuovi casi, seguita seppur con un distacco importante da Piemonte (56 nuovi casi) ed Emilia Romagna (38) rispetto al resto dell’Italia che somma appena 68 casi. Per questo motivo secondo Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, per la Lombardia sarebbe stato meglio aspettare.
Sul rischio di una seconda ondata in autunno sembra che tutti gli esperti siano concordi nell’affermare che, come accade per tutti i tipi di influenza e malattie delle vie respiratorie, una seconda ondata autunnale è probabile e non bisogna farsi cogliere impreparati.
Se fino allo scorso anno circa il 40% degli italiani preferiva puntare sull’estero, quest’anno si preferisce il Belpaese. Una buona notizia per il settore turistico che negli ultimi 3 mesi ha perso 81 milioni di presenze a causa del lockdown per una perdita stimata di circa 20 miliardi fra alloggio, trasporti, ristorazione e shopping.