A poche settimane dalla riapertura delle scuole Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) dichiara: “Serve attenzione scrupolosa: ad ogni cambio d’ora bisogna garantire il ricambio completo dell’aria“
La SIMA ha recentemente proposto delle specifiche raccomandazioni riguardo alla qualità dell’aria negli spazi chiusi condivise dalla Cattedra UNESCO per l’Educazione alla Salute e lo Sviluppo Sostenibile (clicca qui per scaricare il pdf)
Miani continua sostenendo che: “Avere quantomeno provato ad affrontare il sovraffollamento delle aule risolve solo in parte il problema della cattiva qualità dell’aria che generalmente caratterizza le scuole italiane, ammesso che il buon proposito del dimezzamento delle cosiddette classi-pollaio trovi attuazione e non si limiti a quelle da 28 alunni giacché almeno il 10% delle classi ne ha tra 23 e 26 pur non raggiungendo l’insostenibile limite massimo fissato ai tempi degli accorpamenti di massa. Ma se da un lato è impensabile la prospettiva che non si riprendano le lezioni in presenza, viene da chiedersi se sia realistico aspettarsi che centinaia di migliaia di bambini e ragazzini di età compresa tra 6 e 13 anni riusciranno a mantenere sul viso una mascherina quantomeno chirurgica – se vogliamo attenderci una qualche protezione almeno per le esalazioni in uscita – per 5 o 6 ore ancorché da 45 minuti.”
A proposito delle alternative il presidente della SIMA osserva che:
“Stiamo giustamente investendo le risorse economiche disponibili per interventi di base legati alla disponibilità di spazi adeguati per consentire il distanziamento inter-personale, all’aumento dei docenti necessari a garantire un rapporto ottimale con un numero di studenti più basso o per l’acquisto dei banchi. Queste risorse non potranno quindi essere utilizzate ad esempio per installare termostati che consentano di vigilare sulla temperatura e grado di umidità dell’aria indoor, ma nemmeno per l’installazione di filtri certificati per la decontaminazione dell’aria, in grado di eliminare microrganismi e virus fino a 0.1 micron di diametro e già utilizzati in contesti sanitari. Vanno infine nella giusta direzione, purché attuati fin da subito in maniera efficace, il preannunciato inserimento di medici e psicologi a scuola, con la previsione di un vasto programma di test sierologici di valenza epidemiologica.“
Fonte: Ufficio Stampa Ciancio