I galgos spagnoli sono levrieri nativi di questo paese, la cui denominazione sembra derivare da un’espressione latina “canis gallicus” che significa “cane della Gallia”.
In realtà il termine “galgo” in spagnolo significa soltanto “levriero” e quindi non è indicativo di una specifica razza, ma soltanto di una specie canina.
Di aspetto molto simile al greyhound, questo esemplare si caratterizza per una costituzione particolarmente aerodinamica, con torace carenato, collo lungo, muso appuntito e zampe lunghe e sottili. Si tratta di un cane a pelo raso, portato per natura alla corsa. Proprio per questo motivo in Spagna l’animale viene utilizzato per organizzare gare e scommesse nei cinodromi.
Nel tempo i galgos spagnoli sono diventati dei veri e propri generatori di reddito, subendo spesso delle torture per stimolarli ad avere prestazioni sempre maggiori.
Nel caso in cui essi non riescano a raggiungere gli obiettivi dei proprietari, vengono uccisi in quanto ormai inutili.
Fortunatamente questa barbarie è stata identificata e, quando possibile, gli animali sono sottratti ai proprietari e mandati in paesi in cui possono essere adottati.
Il triste destino dei galgos spagnoli e l’adozione dei levrieri è ormai diventato di pubblico dominio e sono sorte molte associazioni che si interessano di questi problemi.
Vita dei galgos spagnoli
Dal punto di vista caratteriale, i galgos , come quasi tutti i levrieri, si mostrano piuttosto individualisti e riservati, anche se, quando arrivano a fidarsi di una persona, sono in grado di interagire emotivamente senza remore. Essendo cani da caccia, sono abituati a correre e proprio per questa loro innata attitudine hanno trovato largo impiego nelle corse dei cinodromi, diventando veri e propri fenomeni per velocità.
Secondo la maggior parte dei cinofili, questi esemplari sono tra i più torturati del mondo, essendo obbligati fin dalla nascita a dormire dentro a buche scavate nel terreno e a nutrirsi unicamente con pane raffermo e acqua.
Il loro incessante e crudele allenamento viene attuato legandoli dietro a un’auto in corsa oppure costringendoli a correre senza sosta su un tapis roulant.
Nel momento in cui non sono più all’altezza delle prestazioni volute dal proprietario, spesso vengono uccisi in modo barbaro, bruciati vivi, annegati in un pozzo con una pietra al collo oppure impiccati ai rami degli alberi in aperta campagna.
Business legato ai galgos spagnoli
In Spagna, il fenomeno dei galgos è molto diffuso poiché i guadagni derivanti dalle corse e dalle relative scommesse costituiscono una notevole fonte di reddito.
Particolarmente diffusa nelle campagne del sud, in Estremadura e in Andalusia, l’abitudine a utilizzare i galgos per tali scopi rappresenta un’importante attività commerciale.
Esistono infatti circa 17.000 gualgeros confederati, che sono gli allevatori ufficiali di questi animali , per i quali non è possibile nessun controllo in quanto non sono disponibili registri di nascite o di morti (nessun cane è fornito di microchip). Non potendo contare su censimenti ufficiali, il destino dei galgos spagnoli è completamente nelle mani di persone sconsiderate che li sfruttano fino alla morte.
L’adozione dei galgos spagnoli
Soltanto da alcuni anni questo triste fenomeno è venuto alla conoscenza di alcune associazioni di protezione degli animali, che si sono interessate al salvataggio di molti esemplari.
Secondo alcune stime ufficiose, sarebbero oltre 70.000 i galgos che ogni anno vengono trucidati in quanto considerati ormai inutili come fonte di reddito. Anche se in Spagna esistono leggi contro il maltrattamento degli animali, le associazioni di volontari sono venute a contatto con situazioni incredibili.
Per poter essere adottati da una famiglia, i cani che riescono a sfuggire al loro drammatico destino devono affrontare un percorso di riabilitazione fisica e psicologica.
Di indole mansueti e per nulla aggressivi, i galgos, per il tipo di vita che sono costretti a fare, subiscono una vera e propria snaturazione che li porta a mostrarsi diffidenti.
Chi decide di adottare un galgo salvato dalle corse, può godere della vicinanza di un compagno fedele, obbediente e affettuoso, ma soprattutto riconoscente.
Grazie all’intervento di numerosa associazioni, in Italia sono già arrivati molti animali (oltre 500) che si sono inseriti con facilità nel contesto famigliare, imparando a interagire nella maniera migliore.
Sono soprattutto i bambini a essere attratti dall’innata dolcezza dei galgos.