Il 28 agosto Cristiana Pedersoli ha presentato il suo libro: “Bud. Un gigante per papà” edito da Giunti in cui ripercorre il rapporto con il padre Carlo Pedersoli, noto al grande pubblico con lo pseudonimo di Bud Spencer.
Scomparso nel 2016 Bud Spencer aveva una personalità poliedrica ed era dotato di molti talenti: campione di nuoto riconosciuto a livello internazionale (partecipa alle olimpiadi di Helsinki nel 1952 con il team di pallanuoto), entra nel cinema per la prima volta grazie a un ruolo come guardia imperiale nel celebre colossal hollywoodiano “Quo Vadis” mentre studiava legge all’università di Roma.
Si trasferisce per alcuni anni in Sudamerica dove partecipa alla costruzione della Panamericana prima di tornare definitivamente a Roma.
Nonostante il matrimonio con Maria Amato, figlia di un celebre produttore cinematografico, inizialmente Carlo si dedica alla musica ed è solo quando muore il suocero che entra nell’attività di famiglia producendo documentari per la Rai.
Nel 1967 accetta un ruolo al fianco di Mario Girotti nel film “Dio perdona.. io no!” ed è così che nascono Bud Spencer e Terence Hill, amatissimi non solo in Italia ma anche all’estero.
Nel libro, presentato all’ottava edizione di Passaggi Festival della Saggistica che si svolge a Fano dal 26 al 30 agosto, la figlia Cristiana ripercorre le tappe della vita del padre e svela alcuni aneddoti di vita familiare:
Amava soprattutto mangiare” ricorda Cristiana Pedersoli. “Aveva scritto anche un libro “Mangio ergo sum”, in contrapposizione a Cartesio perché lui diceva che se non si mangia non si può nemmeno pensare. Ogni tanto si dilettava anche a cucinare e quindi ho scritto nel libro delle poche ricette che lui amava moltissimo sia fare che mangiare”.
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Fonte: Ufficio Stampa Ciancio