Con il Jobs Act è stato introdotto l’assegno di disoccupazione chiamato Naspi, cioè Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego. Per poter accedere a questa indennità mensile bisogna presentare all’INPS la domanda di disoccupazione, nel rispetto dei requisiti richiesti per legge. Con il decreto n. 4/2019 sono state introdotte alcune modifiche allo stato di disoccupazione. Lo status si conserva anche nel caso in cui, entro specifici limiti, si percepiscono redditi da lavoro dipendente o autonomo.
Requisiti per la domanda Naspi di disoccupazione 2020
Con la Riforma del lavoro del governo Renzi, a partire dal primo maggio 2015, nota come Jobs Act è stata introdotta la Naspi. Con questa sono state modificate le modalità di richiesta e i beneficiari, ossia i soggetti che hanno perso il lavoro e che hanno diritto alla disoccupazione.
Per il 2020 la disoccupazione è stata destinata a tutti i lavoratori che, non per loro volontà, hanno perso l’impiego con l’esclusione di alcune categorie:
- Operai agricoli a tempo indeterminato o determinato
- Dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni
Possono fare richiesta della Naspi:
- Dipendenti di pubblica amministrazione a tempo determinato
- Personale artistico a tempo determinato e subordinato
- Lavoratrici dimissionarie per maternità, in quanto per giusta causa
- Madri lavoratrici che hanno dovuto presentare le dimissioni durante il periodo coperto dalla maternità
- Lavoratori licenziati per cause disciplinari
Come si richiede la Naspi 2020
La domanda può essere inviata soltanto in via telematica, attraverso il sito dell’Inps e presentata entro 68 giorni dalla perdita del lavoro ed essere in possesso del PIN dispositivo.
Se non se ne ha uno è sufficiente recarsi presso un patronato. A questo punto si deve fare il login nell’area dei servizi del sito INPS, scegliere il form per l’invio delle domande di prestazioni a sostegno del reddito e cliccare su Naspi.
In questa sezione si deve attivare indennità di Naspi e poi inviare la domanda. È importante verificare i dati anagrafici, le motivazioni di licenziamento e tutti gli altri dettagli prima di inviare la domanda. Inoltre occorre:
- Possedere la stato di disoccupazione
- Nei quattro anni prima dell’inizio del periodo di disoccupazione, aver versato un minimo di 13 settimane di contributi
- Aver fatto almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti al periodo
Modalità di richiesta per lo stato di disoccupazione 2020
Per lo stato di disoccupazione, in base a quanto riportato nella circolare n. 1/2019 dell’ANPAL si deve rilasciare la DID e rispettare un requisito fra:
- Non essere impegnati in attività lavorativa, sia come autonomi che subordinati
- Essere titolari di reddito proveniente da lavoro autonomo o dipendente con un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni, che vengono calcolate ai sensi dell’articolo 13 del testo unico delle imposte sui redditi come da D.P.R. n. 917/1986.
Si deve poi considerare la novità presentata con il decreto n. 4/2019 convertito in legge n. 26 del 28 marzo 2019 che introduce la conservazione dello stato di disoccupazione anche per chi sta lavorando ma si trova a percepire somme limitate:
- 8.145 euro annui per redditi derivanti da lavoro dipendente
- 4.800 euro all’anno per lavoro autonomo
Chi rientra in questi requisiti si trova in condizione di disoccupazione, può iscriversi e restare iscritto al collocamento, sia mirato che ordinario. Il disoccupato dovrà presentarsi al centro per l’impiego con i seguenti documenti:
- Documento di riconoscimento valido o carta d’identità
- Copia del contratto di lavoro
- Permesso di soggiorno e indirizzo abitativo per disoccupati stranieri
Il mantenimento dello stato di disoccupazione prevede che la persona non svolga nessun tipo di mansione e una ratifica annuale, tramite presentazione fisica al centro per l’impiego.
Calcolo dell’importo
Per calcolare il valore dell’indennità si deve conoscere il totale delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni e dividerlo per il numero di settimane di contribuzione, moltiplicando il risultato per 4,33.
L’indennità è il 75% della mensilità, se pari o inferiore a 1227,55 euro. Se la retribuzione invece supera questa soglia, l’importo disoccupazione è il 75%, più il 25% del differenziale tra il predetto importo e la retribuzione mensile precedente.
Il pagamento avviene una volta al mese e comprende anche gli assegni al nucleo familiare se spettanti richiesti. La Naspi 2020 non può superare i 1335,40 euro mensili e l’indennità non può superare i 2 anni di erogazione.
Nello specifico la durata massima è pari alla metà delle settimane in cui si sono pagati i contributi nei 4 anni precedenti alla perdita del lavoro.
La Naspi si interrompe alla fine dell’erogazione delle giornate spettanti, all’inizio di un nuovo lavoro, all’uscita dalla lista di disoccupazione o per titolarità di pensione.