Le pit bike sono un po’ più piccole rispetto alle moto classiche, ma non sono sicuramente giocattoli e neanche delle mini-moto. Vengono semplicemente realizzate più compatte per consentire a chi decide di divertirsi con questi mezzi di affrontare percorsi impegnativi.
In media le pit bike pesano fino al 30% in meno rispetto ai modelli tradizionali, ma questa riduzione di ingombro si riflette non poco sulla vita utile delle parti meccaniche. In particolare sul carburatore, che tende ad avere una vita piuttosto breve. Molto spesso chi pratica sport con le pit bike si trova quindi a doverlo cambiare. Vediamo quindi come montare il carburatore della pit bike.
Sostituire il carburatore della pit bike
Revisione, sostituzione e calibrazione del carburatore sono all’ordine quasi del giorno per chi è un meccanico specializzato in pit bike. Il problema principale è che per contenere al massimo le dimensioni, questo componente tende essere piuttosto fragile e a riuscire male a gestire il calore. Per fortuna è anche un componente facile da sostituire con un po’ di manualità.
Si inizia comprando un pezzo di ricambio originale o almeno compatibile, in modo tale che le calettature siano esattamente della stessa misura rispetto a quella cambiare.
Dopo aver messo un telo di plastica a terra, perché ci saranno sicuramente delle fuoriuscite di olio incombusto che possono sporcare il pavimento in maniera irreparabile, si inizia.
Innanzitutto si sbloccano le 4 viti che tengono il carburatore in posizione. Si mette il vecchio pezzo dentro una bacinella di plastica, usando un paio di guanti per manipolazione, se possibile in lattice o in PVC ma mai a mani nude perché l’olio è tossico.
Dopo aver dato una bella pulita con della benzina o del solvente per olio lubrificante, si mette in posizione il nuovo carburatore, utilizzando le quattro viti, che sono in dotazione con il kit di ricambio.
In questa fase bisogna però aver già messo in posizione la guarnizione che va collocata fra carter e motore in modo tale che la compressione sia ottimale. Nella maggior parte dei casi si incastra automaticamente, specie se si è data una bella pulita generale.
Dimenticare questo passaggio, nella migliore delle ipotesi impedisce alla moto di partire perchè non c’è pressione nel motore, mentre in casi estremi può anche far bruciare tutto quanto.
Sostituire anche gli iniettori della pit bike
In molti casi si sceglie anche di sostituire gli iniettori. Quindi per montarli nella loro filettatura si devono svitare le due viti che tengono fermo il coperchio in corrispondenza del beccuccio.
Bisogna fare un po’ di attenzione, perché sotto una di queste c’è una molla elicoidale con un supporto lamellare a ghigliottina la cui funzione è tenere bloccato e incastrato il fermo del cavo del gas.
A questo punto si può richiudere il coperchio ed è il momento di aggiungere l’apposito filtro, che deve essere montato sopra il carburatore.
Questo va fissato sul collettore, facendo attenzione a serrare bene tutte le viti di fermo, perché altrimenti il motore perde di stabilità. Si deve anche stringere la fascetta, che è un’ulteriore sicurezza.
Di solito basta un cacciavite a croce, ma in alcuni casi può essere necessaria una chiave esagonale, che si trova comunemente nei kit di inserti magnetici.
Adesso è il momento di attaccare il tubicino della miscela che deve essere messo a pressione sul beccuccio a gradino, assicurandoci per bene che non si sposti.
Il carburatore della pit bike adesso è pronto ed in teoria si può ricominciare ad usarla, ma in alcuni casi è necessaria una piccola messa a punto per ripristinare le condizioni ottimali, probabilmente perdute durante l’uso.
Tarare il carburatore della pit bike
Per tarare il carburatore servono poche manovre e un po’ di pazienza. Bisogna aprire la parte dove l’acceleratore del gas entra nel motore e togliere il fermo, per fare in modo che lo spillo di ritenuta si alzi.
A questo punto c’è una vite che dovrebbe essere facilmente visibile nella maggior parte dei modelli e che deve essere regolata gradualmente, fino ad ottenere un significativo cambio del getto. In questo caso serve un po’ di orecchio e d’occhio per vedere che la moto non cominci a vibrare.
La soluzione migliore è sempre provare rapidamente la pit bike su strada senza farla sforzare troppo ed eventualmente procedere di nuovo alla calibrazione, fino a quando il risultato non è soddisfacente, prima di spingere il motore a regime.